fenomeni di fessurazione nelle ristrutturazioni delle facciate

Il problema dei fenomeni fessurativi, presenti nelle facciate da ristrutturare, ha cause talvolta molto differenziate e spesso esprime un dinamismo strutturale che impone particolare attenzione per una corretta risoluzione.
La caratteristica principe dei materiali destinati alla risoluzione dei fenomeni di fessurazione è denominata Crack Bridging Properties, vale a dire la capacità di una pittura / rivestimento di resistere alla dilatazione di una fessura del sottofondo su cui é ancorata garantendone l’impermeabilità della struttura.
Le finiture per l’edilizia, quindi, presentano cicli “elastico / traspiranti” differenti a seconda della loro specifica Crack Bridging Propertie, cioè a seconda della loro capacità di risolvere nel lungo termine crepe e fessure presenti nelle facciate, mantenendo per sempre questa caratteristica, anche in condizioni atmosferiche estreme.
Le finiture per l’edilizia (pitture e rivestimenti a spessore), particolarmente adatte alla ristrutturazione dei fenomeni fessurativi che si manifestano sulle superfici verticali, devono essere conformi alla normativa UNI EN 1062-7 – A1÷A5.
traspirabilità = efficienza e durabilità
Cosa s’intende per traspirabilità di un materiale utilizzato per comporre gli strati di finitura?
Non è altro che la sua capacità di resistere alla diffusione del vapore acqueo presente nell’ambiente e nelle murature.
E’, quindi, un elemento fondamentale in fase di ristrutturazione.
Più un materiale di finitura e/o di ristrutturazione sarà traspirante, maggiore sarà la capacità del supporto murario di mantenersi asciutto e, quindi, garantire adeguata durabilità.

I materiali elastici da noi proposti garantiscono un’ottima classe di traspirabilità V1-V2, secondo normativa UNI EN 1062-1.
Cosa dobbiamo intendere per efficienza dei materiali di finitura?
Una vernice è efficiente quando ci garantisce il benessere termico all’interno dei nostri ambienti ed il risparmio energetico.
Una muratura umida è una muratura che a tutti gli effetti dimostra, tra gli altri inconvenienti, anche una scarsa prestazione di isolamento termico (pensate alle sensazioni che provereste indossando degli indumenti bagnati ! Non riuscireste a proteggervi dal freddo e disperdereste il calore corporeo molto velocemente). Una parete può arrivare a perdere dal 30 al 50% del suo potere isolante a fronte di un contenuto di umidità pari al 2,5 / 3,5% e quindi una muratura umida disperderà, sempre, più velocemente il calore prodotto all’interno dell’edificio (vedi norma DIN 4108).
Arriviamo, quindi, all’ultima caratteristicha: la durabilità.
una muratura umida si degrada molto velocemente a causa del potere disgregativo che l’acqua esercita nei confronti dei materiali edili: si concentra nei punti più freddi passando dallo stato gassoso allo stato liquido, veicolando i sali all’interno dei diversi elementi che la compongono e causando, infine, ammaloramenti della muratura con l’insediamento di elementi patogeni. Oltre a ciò i cicli di gelo/disgelo concorrono ad aggravare il degrado delle finiture posizionate all’interno ed all’esterno della muratura. Un sistema elastico/traspirante, che risulti anche adeguatamente idrorepellente (classe W3 secondo UNI EN 1062-3) sarà senz’altro in grado di raggiungere l’equilibrio igrometrico delle murature e quindi di garantire un’adeguata efficienza e ottimale durabilità.
Non si deve sottovalutare il fatto che l’applicazione di un qualsiasi materiale di ristrutturazione, rasante e/o finitura, determina sempre e comunque un peggioramento delle caratteristiche di resistenza alla diffusione del vapore presenti in una muratura prima dell’intervento. È quindi sempre necessario valutare attentamente la scelta di un ciclo ed individuare quello che determini un peggioramento il più possibile contenuto. Esistono variabili qualitative e quantitative, che se ad un occhio inesperto possono apparire scarsamente significative, in realtà possono incidere considerevolmente in forma negativa, nel momento in cui faranno effettivamente parte del sistema intonaco/rasatura/finitura.

il peso della convenienza
Facciamo una semplice equazione per individuare il metodo d’intervento più conveniente:
1) soluzione dei problemi di fessurazione + rivestimento a spessore mediante sistema tradizionale con rasante cementizio od a calce = peso medio dell’applicazione da 6,7 a 8,2 kg/mq
2) soluzione dei problemi di fessurazione + rivestimento a spessore mediante sistema elastico/traspirante = peso medio dell’applicazione da 400 gr/mq a 3,85 kg/ mq
Si intuisce subito il contenuto economico delle diverse applicazioni. Se i costi dei materiali possono differire in forma scarsamente rilevante sul valore totale per metro quadrato, si valuti la differenza nel peso del materiale da applicare in parete ed ancor di più come i costi di manodopera siano come minimo il doppio, relativamente a un ciclo rispetto all’altro.
Ed analizziamo anche la fase pratica della lavorazione: la scarsa convenienza sistema tradizionale con rasante cementizio od a calce si evidenzia anche se si tengono in considerazione i lunghi tempi di maturazione dei rasanti per la rasatura armata, che impongono lunghe pause del cantiere, un lungo stazionamento dei ponteggi e comunque una difficoltà esecutiva che incide significativamente sul costo finale.
Invece i cicli applicativi Elastico/Traspiranti del sistema elastico/traspirante esprimono un eccellente rapporto qualità/prezzo, oltre ad una una superiore efficienza e durabilità.
La nostra organizzazione di Tecnici, con una profonda esperienza nel settore, garantisce professionalità e competenza nella progettazione e commercializzazione dei materiali relativi alle metodologie applicative che Vi proponiamo. Vantiamo significative referenze verificabili in tutto il Triveneto, nin Italia ed all’estero.
Siamo talmente sicuri di quanto Vi diciamo che forniamo, inoltre, una polizza decennale di rimpiazzo opere sui cicli applicativi elastico/traspiranti del sistema elastico / traspirante, che copre i materiali, la posa in opera, comprendendo eventuali difetti applicativi, oltre alle opere provvisionali.

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